La copertina della nuova edizione è stata concepita da Debora Antonello. L'artista (*Cittadella, 1967) vive in una chiesa romanica situata nel Chianti (Toscana), trasformata in atelier d'arte. Debora Antonello è stata allieva di Nicola Sene, ma non meno importante è stato l'influsso esercitato sulla sua attività artistica dal padre, il pittore Bruno Antonello. La passione per Venezia ha portato Debora a frequentare la Scuola Internazionale di Grafica e l’Atelier Aperto della città lagunare. Le sue opere sembrano sorvolare la terra per proiettarsi nella spiritualità: esperienza artistica nata anche grazie all’attività da lei svolta nelle carceri Due Palazzi e Regina Coeli, e con Libera – l'associazione contro le mafie. Debora Antonello insegna tecniche sperimentali pittoriche all’Accademia Aperta di Cittadella e ha esposto in numerose mostre personali in Italia e all’estero, sviluppando un forte legame con il Giappone.


Sull'immagine da lei creata per la copertina della Cronaca, Debora Antonello si è espressa come segue: "L'immagine dell'opera pensata per celebrare questo importante evento raffigura un gruppo di persone di tutte le età che camminano insieme dirigendosi verso il sole e il futuro. La strada migliore è sempre quella del dialogo e della condivisione degli obiettivi, ideali che questa importante associazione ha saputo mettere in atto. Il disegno è una tecnica mista di collage, acrilico e grafite".


La Cronaca è stata realizzata con il sostegno finanziario del Ministero Federale degli Affari Esteri tramite l'Istituto per le Relazioni Culturali con l'Estero.

La Copertina della cronaca zmostra un'opera presentata per il concorso da Bruno Antonello, che vive e lavora come pittore e grafico a Cittadella, una città murata in provincia di Padova. Si tratta di un collage che, come "Variazione sul logo", mostra il logo della VDIG applicato al polso della mano che tiene il libro aperto della VDIG ... Dove la cultura è di casa, i libri vengono ancora letti!

Se guardate un po' più da vicino, scoprirete l'immagine di Arturo Toscanini a sinistra della mano. Con questa citazione, l'artista si riferisce all'anno 1954 - che è anche l'anno di fondazione della VDIG.

Il direttore d'orchestra italiano Arturo Toscanini (1867-1957) è generalmente considerato come uno dei più importanti direttori d'orchestra del suo tempo. Arturo Toscanini diresse il suo ultimo concerto pubblico il 4 aprile 1954 - quasi esattamente 60 anni fa nella Carnegie Hall di New York. Divenne una performance famosa a causa del blackout di Toscanini durante il concerto.